Paesi e scenari internazionali
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24/08/20

Come ampliare il business in Kenya

Autore
Arnaldo C.
Domanda

Sto valutando di ampliare il mio business in Kenya. Esistono particolari barriere all'importazione nel paese?

Redazione SACE
Easyfrontier per SACE SIMEST
Risposta

Per importare in Kenya, è anzitutto necessario verificare se i prodotti da importare sono soggetti a obblighi di conformità agli standard tecnici kenioti, fissati dal KEBS (Kenya Bureau of Standard), e necessitano di certificazione.

Tutti i prodotti soggetti a standard tecnici (fatte alcune eccezioni) devono essere sottoposti ad una procedura di verifica della conformità prima di essere spediti verso il Kenya. Tale procedura prende il nome di Pre-export verification of Conformity (PVoC) e si conclude, in caso di esito positivo, con il rilascio di un certificato di conformità (Certificate of Conformity).

La verifica e il rilascio del certificato sono effettuati nei paesi di esportazione da enti certificatori opportunamente accreditati dal KEBS.

Quando si esporta verso il Kenya, poi, bisogna tenere in considerazione anche alcuni fattori strutturali che potrebbero avere impatto sull'esecuzione dell’operazione di importazione nel paese africano. Per esempio, sono rilevati lunghi tempi di sdoganamento, specialmente nel porto di Mombasa, che spesso si traducono in costi aggiuntivi di sosta delle merci nei terminal, costi che saranno a carico, a seconda degli accordi commerciali presi, dell’esportatore o dell’importatore.

Inoltre, il Kenya ha imposto il divieto di importazione di alcune merci, come prodotti chimici agricoli e industriali (per esempio, composti di mercurio e bromuro di metile), pneumatici usati, barre d’acciaio ritorte per il rinforzo del calcestruzzo.